Il male più grande del mondo è l’indifferenza

Madre Teresa, una donna che ha vinto l’indifferenza con la misericordia

Ripubblichiamo qui di seguito un articolo apparso sul sito http://www.avvenire.it/ in data 30/08/2016 dal titolo “Parolin: Madre Teresa, la buona samaritana”. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto.

John R. D’Orazio (18/08/2016)


La canonizzazione di Madre Teresa ricorda le vecchie e le nuove povertà ed è un messaggio diretto al mondo attuale”. Così il Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha spiegato in un’intervista, raccolta da Raffaele Luise, il senso dell’evento più atteso di questo Anno Santo incentrato sulla misericordia, auspicando che il mondo possa trarre dalla vita della “suorina di Calcutta” “la ragione per vivere e sperare”.

Poi, ha riflettuto: “Lei ci insegna a superare l’indifferenza, come dice il Papa nella Misericordiae Vultus, che umilia il cinismo. Aprire gli occhi per vedere quello che capita, aprire il cuore e le mani per dare delle risposte: Madre Teresa diceva che il male più grande del mondo è l’indifferenza verso gli altri”.

Mancano ormai pochi giorni alla canonizzazione della mistica della carità, che avverrà il 4 settembre in piazza San Pietro alla presenza di Papa Francesco e della Madonna dell’Elemosina, patrona di Catania, e la Chiesa di tutto il mondo guarda con molta attenzione a questo momento in cui la povertà e gli ultimi si siederanno ai piedi degli altari godendo di una protezione e di un supporto del tutto straordinario.

“Direi – ha proseguito il porporato – che il significato di questo importante avvenimento è proprio quello di collocare al centro della vita di ogni cristiano e della sua testimonianza la misericordia e farlo non attraverso discorsi astratti o concetti teorici, ma con l’esempio concreto di una donna che ha vissuto la misericordia e la compassione in ogni attimo della sua vita. E’ stato detto che Madre Teresa è l’icona del Buon Samaritano, questo è un concetto molto importante perché il suo servizio e il suo impegno nascono dal suo amore a Gesù e dalla sua partecipazione alla sofferenza del Cristo che si perpetua alla sofferenza delle sue membra”.

Il cardinale Parolin, invita a guardare l’esperienza di Madre Teresa, come a quella della “buona Samaritana” che si china sopra ogni uomo sofferente, sul lebbroso, l’abbandonato, il più povero dei poveri. “Ricordo sempre il richiamo di Madre Teresa: vivere la misericordia in prima persona e per primi senza aspettare che siano gli altri che lo fanno e lei lo traduce nell’immagine della goccia nell’oceano, per carità è una cosa piccola, povera, ma una goccia che manca rende l’oceano più povero”, ha osservato il Segretario di Stato vaticano riassumendo la carità della “piccola matita di Dio” nell’impegno diretto e personale di ciascun cristiano perché il messaggio – ha indicato – è questo: “il Signore ci ha dato un cuore, usalo per amare e usa le tue mani per servire gli altri”.

La canonizzazione, dunque, è un messaggio diretto al mondo attuale perché si inserisce perfettamente all’interno dell’Anno Santo e si colloca all’interno di una “realtà problematicissima come quella del mondo d’oggi” e quindi, ha concluso Parolin, “diventa un appello alla misericordia in questo mondo così fratturato. Un appello affinché il mondo ritrovi ragione per vivere e sperare. Davanti a tutte le situazioni di conflitto e alle tante miserie e ferite delle persone e dei poveri – ha dunque osservato – la Chiesa ancora una volta acquisisce una coscienza maggiore su questo punto e propone la medicina della misericordia in maniera decisa nella speranza che si possa aprire un’era della misericordia per una nuova epoca in cui gli uomini a livello sociale e politico possano usare questo antidoto contro i tanti mali del mondo di oggi”.

fonte: http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/parolin-madre-teresa-calcutta.aspx


Biografia

Madre Teresa di Calcutta, all’anagrafe Anjezë Gonxhe Bojaxhiu (Skopje, 26 agosto 1910 – Calcutta, 5 settembre 1997), è stata una religiosa albanese, di fede cattolica, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della carità. Il suo lavoro instancabile tra le vittime della povertà di Calcutta l’ha resa una delle persone più famose al mondo. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1979 e il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II. Verrà proclamata santa il 4 settembre 2016 da papa Francesco.


Arte

“Madre Teresa il musical”

è uno spettacolo di Michele Paulicelli del 2002. E’ la vita di Madre Teresa di Calcutta raccontata in musica ed in prosa attraverso i suoi pensieri, le preghiere, la sua gente, il suo lavoro,la sua vita, con particolare riferimento agli aspetti più semplici e più umili:

  • l’amore per i poveri
  • il lavoro
  • il valore nella diversità fra gli uomini
  • la sua gente
  • il suo sorriso gioioso nell’affrontare i problemi più tristi…

La storia prende le mosse dal momento in cui Madre Teresa abbandona la congregazione di Loreto, a Calcutta. L’entusiasmo, la voglia di dare inizio alla sua missione nel nome di Dio sono subito messi a confronto con le terribili condizioni di quella parte del mondo, da sempre bisognosa d’aiuto.

Le malattie, la fame, la povertà, l’incontro-scontro con le autorità religiose locali, i problemi e i dolori, i drammi dei singoli individui, sono gli elementi affrontati e svolti ora in musica ora in prosa, con il chiaro intento di far riflettere ed al tempo stesso fare spettacolo.

Il musical non ha la pretesa di essere la storia di Madre Teresa romanzata in chiave musicale. Intende recuperare teatralmente, offrendoli al pubblico, segmenti e sentimenti “cantati, ballati e mimati” della vita di una piccola donna considerata a ragione fra le più grandi del mondo.

Teresa, un uccellino illuminato dal Signore, distribuisce il suo mangime in un mare di sofferenza incommensurabile. Eppure lotta, s’ingegna, soffre, prega… e lentamente riesce a costruire, semplicemente, spargendo intorno a sé amore, fede e speranza.

La semplicità è una delle sue armi preferite per combattere la povertà. Una povertà che non è soltanto quella materiale di una terra, l’India, ai limiti della sofferenza; ma è soprattutto la povertà del cuore.

Giochi di luci, coreografie e musica creano ricche e suggestive ambientazioni.

http://www.madreteresadicalcutta.it/    –    http://www.michelepaulicelli.it/madre-teresa-di-calcutta.html

“Mama Leone”

Negli anni ’70 Bino scrisse e incise la sua canzone più fortunata, Mama Leone, ma solo nel 1997 rivelò che era dedicata a Madre Teresa.

Mother Teresa: in the Name of God’s Poor

Geraldine Chaplin as Mother Teresaè un film del 1997 per la televisione (titolo in italiano “Madre Teresa”), nel quale Kevin Connor dirige Geraldine Chaplin (figlia di Charlie Chaplin) nei panni della beata. http://www.imdb.com/title/tt0136414/.

Mother Teresa

è un film del 2014 che vede protagonista Olivia Hussey per illustrare la vita e la storia di Madre Teresa di Calcutta, la missionaria altruista che ha portato speranza, amore e salvezza ai più poveri tra i poveri. Il film esamina i momenti fondamentali dell’esistenza di Madre Teresa dalla sua giovinezza in Albania negli anni ’20 alla sua vocazione religiosa, alla decisione di lasciare la sua congregazione per vivere con i più poveri, alle vicissitudini nella fondazione della Congregazione delle Missionarie della Carità, al suo grande lavoro e servizio a Calcutta e nel resto del mondo.

 

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